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La giunta provinciale rimodula l’assegnazione dei fondi per biblioteche sistemi museali.

Abbate: “A fronte dei tagli regionali,abbiamo fatto il possibile per tutelare la sopravvivenza di questi importanti presidi del sapere”

Comune : Frosinone

La giunta provinciale rimodula l’assegnazione dei fondi per biblioteche  sistemi museali.

Abbate: “A fronte dei tagli regionali,abbiamo fatto il possibile per tutelare la sopravvivenza di questi importanti presidi del sapere”

 

La giunta provinciale di Frosinone, nei giorni scorsi, ha approvato un importante provvedimento. Su proposta dell’assessore alla cultura Antonio Abbate, è stato licenziato l’atto con il quale si è provveduto a rimodulare i fondi della legge 42/97, “Piano 2011 – Norme in materia di beni e servizi culturali”.

Vista la nota della Regione Lazio, che per motivi di bilancio, rispetto a quanto precedentemente stabilito, ha comunicato la decurtazione delle somme già assegnate  e che la Provincia aveva già ripartito per i servizi del territorio, è stato necessario intervenire di conseguenza.

La rimodulazione dei fondi decisa dalla giunta provinciale, a fronte del 50% di taglio del budget a disposizione, ha dovuto attenersi ai seguenti principi: a) assoluta priorità agli archivi, biblioteche e musei del territorio già inseriti nelle rispettive organizzazioni regionali; b) diminuzione percentuale degli importi destinati ai restanti interventi.

Non solo, le linee guida indicate dalla Regione hanno previsto che gli interventi per manutenzione ordinaria e straordinaria dovevano essere oggetto di un piano integrativo a seguito della rimodulazione delle risorse non utilizzate nelle annualità precedenti e che l’acquisto di arredi, strutture ed attrezzature da parte di servizi inseriti nei sistemi museali e con locali già ristrutturati, non dovevano essere soggetti a riduzione.

“In un periodo di gravissima crisi come quello che stiamo vivendo – ha dichiarato l’assessore Abbate –  di continui tagli ai bilanci pubblici, in particolare nel settore cultura, comunque siamo riusciti ad approvare un atto fondamentale per dare ossigeno alle strutture culturali e del sapere del territorio.

A fronte della nota dolente giunta da Roma, con la quale ci è stato comunicato un taglio delle risorse del 50% per la legge 42, abbiamo dovuto rimodulare i finanziamenti.

Ci siamo mossi nella direzione di salvaguardare il territorio, di assicurare il minimo vitale per biblioteche e sistemi museali, con la speranza che questa triste fase attraversata dal nostro paese, sia a breve superata e che la cultura non venga vista come la Cenerentola di turno, ma come un’occasione di sviluppo e di crescita”.

 

 



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